SIRIA: RACCONTO DI UN PADRE!!! SUO FIGLIO GLI CHIEDE!! QUANDO ANDIAMO IN PARADISO AL JANNAH?
Un Padre racconta di suo figlio caduto shahiid (martire) in Siria.
Ci racconta questo padre: Un giorno ero seduto davanti al mio Pc e stavo guardando una foto....
Quella del piccolo shahiid Hamza Hatjib, mio figlio rimase anche lui a guardare questa foto, è mi chiese “chi e lui?!”.
Gli risposi che lui è il shahiid Hamza Hatjib.
Mi chiese ancora! “dovè lui?!”.
Gli risposi: “al jannah (in Paradiso) insha'Allah”.
Dopo mi chiese cosè il jannah?e gli spiegai cosè al jannah...!!
Volse lo sguardo verso di me e mi disse : “anche io voglio andare al jannah!”
Non sapevo cosa dirgli, gli accarezzai la testa e gli dissi sorridendo: “che sia lontano da te ogni male figlio mio”.
E cominciarono le proteste contro il kafer Bashar Assad proprio davanti casa mia, urlavano: “al jannah andiamo in milioni” improvvisamente mio figlio di soli 5 anni si mise le scarpe e venne a chiamarmi: “Svegliati Papà andiamo al jannah”.
Siamo usciti insieme io e mio figlio che era ancora molto piccolo, nelle proteste applaudivano tutti insieme con gli altri protestanti... durante il nostro rientro a casa, mio figlio si rivolse verso di me e mi disse!
Papà! perche non siamo andati al jannah (Paradiso)? Lo guardai, non potevo rispondere, lo ripeteva diverse volte e cominciò a stringermi forte dicendo: “Vieni, voglio andare al jannah...... voglio andare al jannah...”.
Non sapevo che dire, gli rispondevo “un’ altra volta insha'Allah”.
Gli dissi così, in modo che lui si calmasse, è accettasse di venire a casa.
E nel giorno della jumuah (del venerdi) cominciarono di nuovo le proteste, proprio davanti la nostra abitazione con le stesse urla, mio figlio corse a vestirsi e si rivolse a me: “Vuoi andare con me al jannah (in Paradiso)?”
Cominciai a sorridere, e mi preparai anche io, e ci unimmo con gli altri protestanti, e sulle spalle tenevo mio figlio.
E PIU ALTE DELLE NOSTRE URLA, SI SENTIVANO GLI SPARI DEI KALASHNIKOV DEI SOLDATI DI BASHAR,
FIN QUANDO ALL'IMPROVISO COLPIRONO ANCHE IL CORPO DI MIO FIGLIO.
Pianse troppo dal grande dolore e dalla paura, dopo un pò si fermò e mi disse…
“O Padre mio, quando andremo al Jannah (in Paradiso)?”.
Piansi troppo, con me anche i medici che si impegnavano a salvare la sua vita, e piansero tutti i presenti nel pronto soccorso....
Si impegnarono a salvargli la vita, ormai … era inutile.
Prima che svenisse, mi disse! “O Padre mio, mi prendi anche a me al Jannah (in Paradiso)?!”
Mossi la testa e miei occhi erano pieni di lacrime, risposi SI. Non riuscivo più a parlare.
Poi.. chiuse i suoi occhi, con tutto l'impegno dei medici per salvargli la vita!
Guardai il Medico e mi disse: Era sincero con Allah subhanahu wa teala, e Allah lo prese nella forma più bella come shahiid (martire).
Dissi: HasbiyAllahu wa ni'amal waqiil.. ( Allah mi basta per ogni cosa, che buon protettore che Egli è)
Da quel giorno non lasciai nessuna protesta.
E ancora tutt'oggi non sono ancora andato al Jannah (in Paradiso).
Traduzione di Alfredo Abdurrahman Albany: