« LA CORDA DI ALLÂH » (habl Allàh)
di Umar F.
«Tenetevi (a’tasimù) tutti insieme (giamì’an) alla corda (habl) di Allàh, e non dividetevi »(Corano Sura Imràn 3, vers. 103)
Commento (tafsir) di questo versetto di Ibn Kathìr:
Si dice che per «corda di Dio» si debba intendere ‘Patto di Dio’, come nell’altro versetto della Sura di Imran (112), dove è detto: «Cade su di loro l’umiliazione ovunque si trovino, a meno che [non si tengano] ad una corda (habl) che venga da Dio, o una corda che venga dagli uomini», e cioè a meno che non si tengano a un Patto o a un accordo di protezione.
E’ stato anche detto che la «corda di Allàh» è il Corano, come nel hadith che si tramanda da Alì, secondo il quale il Profeta avrebbe detto :«Il Corano è la fortissima corda di Allàh, ed è la Sua Via diritta».
E ancora più precisamente, Abù Gia’far at-Tabarì tramanda da Abù Sa’ìd che l’Inviato di Allàh Muhammad (su di lui le benedizioni e la pace divine) disse:«Il Libro di Allàh è ‘la corda di Allàh’ che si stende dal cielo alla terra.»
Ibn Mardawayh poi tramanda da ‘Abd Allàh che l’Inviato di Allàh sayydinò Muhammad (sas) disse: «Questo Corano è la fortissima corda di Allàh. E’ la luce più chiara, e la cura di maggior giovamento: per chi si attiene saldamente ad esso è salvaguardia infallibile (‘isma), e per chi lo segue salvezza»
Da Hudhayfa e da Zayd ben Arqam si tramanda un hadith molto simile. Wakì riporta da Abù Wà’il: «Abd Allàh esclamò: ‘Questo cammino è pieno di demoni, [che chiamano per sviare dal cammino divino, e dicono:] – Oh ‘Abd Allah, avanti, questa è la via!- Ma ‘tenetevi alla corda di Allàh’! E la corda di Allàh è il Corano’.»
(…)
As-Suyùtì riporta da Abù Sarih Al-Khazà’i che l’Inviato di Allàh sayydinà Muhammad (sas) disse: «Questo Corano è una corda: un capo è nelle mani di Allàh, e l’altro è nelle vostre mani. Tenetevi saldamente, e dopo di esso non devierete mai più»
Ar-Ràzì tramanda da ‘Alì che il Profeta disse: «Vi sarà sedizione (fitna)!» Gli chiesero: «Qual è la via d’uscita?» «Il Libro di Allàh» rispose. «In esso vi è la notizia di ciò che è venuto prima, l’annuncio di ciò verrà dopo, e il retto giudizio sulle questioni che sorgono tra voi. Ed esso è la fortissima corda di Allàh»
(Tratto dal Libro “La Sura della Famiglia di Imràn” di Ludovico Zamboni Ed. Orientamento/Al-Qibla- pag 285-86)
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” Dice Allàh, Il Maestoso, l’Altissimo: «Temete Allâh! (taqwa Allàh) ecco ciò che abbiamo ordinato a coloro cha hanno ricevuto il Libro prima di voi» (Corano 4,131). E dice ancora Allâh l’Altissimo: «Aiutatevi l’un l’altro in carità e pietà e non sostenetevi nel peccato e nella trasgressione» (Corano 5,2). Il vostro aiutarvi è nello ‘stare assieme’ [riunirvi] nel ricordo di Allâh (dhikru-Llâh), nel raccomandarvi a vicenda la verità (haqq) e nel raccomandarvi a vicenda la pazienza (sabr) (Corano 103,3), poiché lo scopo del Messaggio divino [portato] dal Profeta Muhammad -sas- (ar-risâla ar-rabbâniyya al-Muhammadiyya) è quello di diffondere la riunione tra gli uomini (ishâ’at al-ijtimâ’ bîn an-nâs), nel bene (khayr), nell’amore (mahabba), nell’affetto reciproco (mawadda) e nell’aiutarsi reciprocamente nell’adorazione di Dio (al-ta’àwana ‘alà altà’at) poiché invero, colui che ama dividere gli uomini in gruppi separati gli uni dagli altri (faraqat), che richiama gli uomini alla divisione, è il nemico di tutta l’umanità, ed esso è lo Shaytan (Satana) maledetto.
Il Bene (khayr) ha un padre? E il Male (sharr) ha un padre? Si!
Il padre del Bene: è la riunione (ijtimâ‘) delle persone nell’amore di Allâh e del Suo Profeta Muhammad (sas).
Il padre del Male: è la divisione (tafarraqat), la dispersione (tashatut), la spaccatura (tasada’), l’allontanamento (nizâ’a) delle persone tra di loro.
Dice Allàh, il Saggio (al-Hakim), il Sapiente (al-‘Alim):«Poiché Satana si intromette tra di loro. Satana per l’uomo, è un nemico manifesto» (Corano 17,53)
Certo il nemico della pecora è il lupo, che cerca di isolarla e allontanarla dal gregge [gruppo] e l’allontana dalle altre pecore per divorarla, cosi pure Satana cerca l’occasione per dividere [gli uomini]. Ci ricorda il nostro Profeta (su di lui la preghiera e la pace divine): «Dovete rimanere con il gruppo perché il lupo mangia la pecora che si isola» (hadîth).
Che Allâh faccia, noi e voi, fratelli e aiutanti nell’ obbedienza a Lui e nel Suo ricordo (dhikr), e state attenti, state attenti alla divisione del gruppo dopo che Allâh vi ha riunito per aiutarvi tra di voi con l’affetto reciproco (mawadda), l’amore (mahabba), e che la moneta che circola tra noi e tra voi sia l’amore in Allâh (al mahabba fî-Llâh) e il rispetto reciproco.” (estratto da una lettera di Shaykh Mustafà Bassir – r.a.)
assalamu ‘alaykum