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 Una Rosa Delicata: La Donna nell'Islam

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MessaggioTitolo: Una Rosa Delicata: La Donna nell'Islam   Una Rosa Delicata: La Donna nell'Islam Icon_minitimeLun Ott 19, 2009 5:18 pm

Una Rosa Delicata: La Donna nell'Islam

A cura di Mamdouh AbdEl-Kawi Dello Russo

Introduzione

L’argomento “Donne con il velo” occupa intere pagine di giornali, copertine di riviste, con i soliti luoghi comuni: “Donna con il velo”, “Donna tutta burka, casa e figli”, “L’infibulazione della donna”, “La donna segregata in casa”, “Giovani occidentali libere e donne musulmane prigioniere”, “A scuola senza velo” ecc…

Ci sono film e libri dedicati a questi argomenti, che descrivono spesso la donna musulmana come una donna triste, una figura visibile ma invisibile, priva di rispetto, d’identità.

In realtà non è così, la donna nell’islam ha molti più diritti di quanto si possa credere.

La donna è come una Rosa, delicata, che non si calpesta

e l’Islam la rispetta. Non ci credete? Leggete ciò che segue.

Il Profeta Muhammad ha detto:

“Il migliore dei credenti

è colui che ha il carattere migliore

e i migliori di voi

sono coloro che trattano meglio degli altri

le loro mogli”.
La parola alle donne

“Che cosa provo davanti al modo di vestire delle donne occidentali? Disagio e pena. Io porto l’hijab ma non sono prigioniera di nessuno. Aderisco con gioia alla mia fede e sono serena. Invece mi sembra che le donne occidentali subiscano una costrizione continua. Sono schiave delle convenzioni. I loro riferimenti sono modelli assurdi cui cercano di somigliare a costo di sacrifici incredibili. E sono preda di ossessioni: il peso, la forma fisica, il seno troppo piccolo o troppo grande, la cellulite… Ricorrono addirittura alla chirurgia plastica per modificare parti del loro corpo se non sono come pensano che dovrebbero essere. Non riescono ad essere se stesse, ad accettarsi per come sono. E questo mi sembra un sintomo di degrado morale e sociale. Evidentemente ai valori fondamentali della spiritualità e dell’interiorità ne antepongono altri, esteriori e inutili”.

DEEQUA SUDI

“Dopo i fatti dell’11 Settembre a scuola mi chiamano afgana, talebana, terrorista. In metrò solo perché porto il velo, mi guardano con sospetto, quasi fossi un animale.

Hanno cercato di farmi togliere il velo durante la lezione di storia eppure non credo di disturbarvi perché indosso questo hijab”. ASSMAA GUEDDOUDA

“Il Corano è il Libro di cui tutti parlano e che nessuno legge. Alcuni passaggi mi hanno sorpreso: si parla di divorzio e di diritti delle donne già dal VII secolo, quando in Gran Bretagna, giusto per fare un esempio, tutto ciò è arrivato solo nell’800!

Con il burka tutti ti rispettano maggiormente, e anche gli uomini si comportano meglio. E’ come se fossero in soggezione”.

YVONNE RIDLEY

“La donna che indossa il velo, se è libera di indossarlo, deve essere rispettata”.

AFEF

“L’uomo e la donna sono indispensabili l’uno per l’altra, e viceversa, per poter realizzare in un’unione armoniosa il pieno sviluppo della loro personalità; ciascuno dei due, infatti, trova nel matrimonio, responsabilizzandosi verso l’altro e verso la società, tanto completezza fisica quanto completezza spirituale. La moglie è il rifugio per l’uomo e il marito è il rifugio per lei. La donna musulmana sente l’importanza della sua funzione di moglie e di madre. La mercificazione del corpo femminile come avviene in occidente, è il risultato incivile di una forma abominevole di schiavizzazione della donna, realizzato con il suo consenso, fabbricato dalla manipolazione della sua coscienza. Altro che schiavitù della donna musulmana simboleggiata dal velo!”.

AISHAH

“La donna musulmana è l’asse, intorno al quale gravitano tutti i componenti della famiglia. La donna è metà della realtà umana, di cui l’altra metà è l’uomo”.

FATIMAH

“Il rapporto coniugale, quando è vissuto in obbedienza al Comandamento divino, è il rapporto più carico di valore umano tra due persone: l’amore e l’affetto, l’intimità e l’amicizia, l’indulgenza e la comprensione, la pace e la serenità che riempiono i cuori dei coniugi, che si amano in Allah, non si possono comprendere nell’ampiezza smisurata della loro dimensione, se non come manifestazione della Grazia divina, in ricompensa dell’obbedienza al codice di vita dell’Islam”.

SUHAYLAH

“Capisco che portare il velo faccia effetto, ma per me è parte di una regola che seguo e rispetto. Non mi sento frustrata perché mi vesto così, semmai il problema è di chi ti guarda. La gente si sente in diritto di dirti di tutto. Solo stamattina sull’autobus: ‘Puzzona’, ‘Le talebane si stanno togliendo il velo e tu sei ancora qui’, ‘Amica dei talebani’. Io reagisco, mi arrabbio. A quel punto quando capiscono che sono italiana, succede di tutto. E’qualcosa che sconvolge. All’inizio restano perplessi, poi partono le parolacce. Scrivete che i nostri uomini non ci fanno uscire? Se stai in casa non è perché ti obbliga tuo marito, ma per evitare di essere assalita, presa in giro. Non pretendo di essere capita, solo rispettata. Da quando non lavoro sono meno stressata e posso occuparmi personalmente dell’educazione dei miei figli”.

IMAN

Il Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) ha detto:

“Il migliore dei credenti è colui che ha il carattere migliore e i migliori di voi sono coloro che trattano meglio degli altri le loro mogli”.

Vi sembra che la donna musulmana sia una prigioniera?

Non si direbbe dopo aver letto i loro commenti, come ha giustamente spiegato Deequa Sudi, piuttosto lo è la donna occidentale, tutta diete e lifting, prigioniera di un modello perfetto e inesistente allo stesso tempo. Dio ci ha creato così, e dobbiamo accettarci, con pregi e difetti.

Asssmaa Gueddouda di 16 anni ci ha spiegato il disagio che ha provato dopo l’11 Settembre in metrò e a scuola. Anche l’italiana Iman ha avuto gli stessi problemi, come per molte altre musulmane nel mondo.

L’ inglese Yvonne Ridley che ha espresso il desiderio di convertirsi all’Islam e che ha provato ad indossare il burka –non dico adesso che tutte voi dovete indossarlo, il Corano dice di coprirsi solo il capo- per non farsi riconoscere come giornalista, ha costatato che poi andare in giro coperte non è poi così male.

Persino la modella tunisina Afef, che non porta il velo, ha detto che la donna può essere libera con il velo e deve essere rispettata.

Le tre italiane convertite all’Islam come Aishah, Fatimah e Suhaylah spiegano bene il vero ruolo della donna musulmana: la donna musulmana è importante nella funzione di moglie e di madre, lo ha detto anche l’altra italiana Iman; la donna è la metà della realtà umana e l’uomo l’altra metà; e la coppia è perfetta e felice se segue il codice di vita dell’Islam. La mercificazione del corpo femminile è la vera schiavizzazione della donna, come spiega anche Aishah.

“Una donna se è bella deve farlo vedere”, dicono spesso le occidentali.

Mi rivolgo a voi donne:

Non avete detto voi stesse che siete stufe di essere considerate “donne oggetto” e che esigete rispetto?
I diritti della donna

Possibile che anche la donna musulmana all’interno dell’Islam abbia dei diritti?

Ma la donna musulmana non è schiava del marito?

Lo sapevate che la donna musulmana ha anche lei il diritto di far annullare il matrimonio se non è soddisfatta?

Leggete:

1-Se il marito o lei stessa non riesce ad avere rapporti sessuali per impotenza, la donna può far annullare il matrimonio.

2-L’uomo deve dare il “mahr”, dono nuziale, se il marito non è in grado di versare il “mahr” stabilito, prima della consumazione del matrimonio, la donna può invalidare il contratto.

Dopo la consumazione invece perde tale diritto.

“Date alle vostre spose la loro dote”.

(Corano, Sura 4, v.4)

3-Se il marito si è allontanato senza dare più notizie di se e non ha lasciato alla moglie provviste, ed ella non possiede nulla per il suo mantenimento può far annullare il matrimonio, è divorzio per abbandono.

4-Può annullarlo se non ha avuto più relazioni sessuali con il marito.

“Le mogli hanno tanti diritti quanti doveri, com’è buona consuetudine”.

(Corano, Sura 2, v.228)

5-La donna ha il diritto di essere nutrita, vestita e alloggiata in maniera conveniente.

Il Profeta Muhammad ha detto:

“Dalle da mangiare quando tu mangi, vestila quando ti vesti, evita di colpirla sul viso quando la punisci, non dirle mai:’Che Iddio t’imbruttisca!’ e non metterla in quarantena fuori di casa”.

Il Profeta Muhammad ha detto:

“Trattate con delicatezza la donna, poiché essa è stata creata dalla costola dell’uomo e la costola è fragile, se la trattate malamente si frattura, perciò comportatevi con delicatezza nei loro confronti”.

6-La donna ha il diritto di essere soddisfatta sentimentalmente e sessualmente.

Il Profeta Muhammad ha detto:

“Chi ha due spose e ha preferenza per una più che per l’altra, nel Giorno della Resurrezione si presenterà con il corpo che pende da una parte”.

7-E’ vietato il coito durante le mestruazioni.

8-Lo sposo non ha il diritto di ritirarsi prima che la moglie non sia soddisfatta, in quanto ciò potrebbe nuocere alla donna.

9-Non bisogna neppure interrompere l’atto coniugale senza il consenso della moglie.

10-Dopo 4 mesi senza rapporti sessuali con il marito, la moglie lo può citare in giudizio per ottenere il suo ritorno alla vita normale o il divorzio.

Pensavate il contrario?

Che non era permesso alla donna essere soddisfatta in tutti i sensi? stare zitta ed accontentare in tutto e per tutto il marito, rinunciando in pratica alle proprie esigenze, alla propria personalità?

Pensavate che la donna fosse picchiata continuamente dal marito e che accettasse che lui si sposasse con un'altra donna senza dare la sua opinione, e magari anche senza avere le stesse cose dell’altra moglie in parti uguali: casa, vestiti, mobili ecc..?

La donna musulmana è una serva di Dio però, non del marito.

Anche l’uomo musulmano è servo di Dio e sottomesso a Lui.

Questo vuol dire “musulmano”: “sottomesso a Dio”, “servo di Dio”, “Abdullah”.
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MessaggioTitolo: Re: Una Rosa Delicata: La Donna nell'Islam   Una Rosa Delicata: La Donna nell'Islam Icon_minitimeMar Ott 20, 2009 7:17 pm

Grazie..fratello,e si proprio cosi,la donna nel Islam ha un grande ruolo,e una grande importanza,ma le persone che nn hanno capito bene L'Islam,non fano altro che dare pregiudizi.
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MessaggioTitolo: Re: Una Rosa Delicata: La Donna nell'Islam   Una Rosa Delicata: La Donna nell'Islam Icon_minitimeSab Mag 08, 2010 5:50 pm

Sii Fratello.. hai ragione, le persone non fano altro che giudicare senza nemeno conoscere niente dell'altro,

Chè Allah subhanahu we teala li guidi, e ci protega da ogni deviazione!!!
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MessaggioTitolo: Grazie per le risposte   Una Rosa Delicata: La Donna nell'Islam Icon_minitimeSab Giu 05, 2010 2:32 pm

Un caro saluto a tutti voi fratelli

Sono una donna italiana sposata con un musulmano e mi sono avvicinata all'Islam da circa un mese; vorrei parlare di un argomento che mi sta molto a cuore: il sentimento d'amore tra una donna e un uomo all'interno del matrimonio.
Riguardo al dibattito in corso, per me è più importante avere un marito che mi ami, mi stimi e mi apprezzi come moglie, come donna e come persona, piuttosto chè un uomo che mi dia mangiare, da vestire e che sia obbligato alla soddisfazione sessuale.
Avere un marito che tratti la propria moglie come una donna qualunque, che mantiene e che soddisfa sessualmente, non penso sia ciò che desiderano la maggior parte delle donne.

Il bene e l'amore che siano al posto del sesso.
La stima, il sentimento e la vicinanza dei cuori che siano prima del mantenimento materiale dell'uomo nei confronti di sua moglie.
La donna che sia una persona unica per il proprio marito.

Che Allah ci guidi
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